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23Mar2007
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Mario Biondi e Matteo su “Il Messaggero”
Il noto giornalista musicale Marco Molendini, parlando dello straordinario successo del fenomeno Mario Biondi (www.myspace.com/mariobiondi) che con la sua “This Is What You Are” (tratta dal disco Handful of Soul), è ormai da settimane al vertice della classifica di vendita degli album,ha citato Matteo e Just Smile con lusinghieri complimenti. L’articolo è apparso su “Il Messaggero” nell’edizione nazionale all’interno degli spettacoli. Biondi, che ha registrato per un etichetta indipendente come nel caso di Just Smile, condivide con Matteo la presenza nel suo disco del trombettista jazz Fabrizio Bosso, leader degli High Five. Fabrizio ha debuttato in questi giorni con il suo disco “After You’ve Changed” per la prestigiosa Blue Note(www.myspace.com/bluenote_jazz) che vede la presenza di musicisti comeDianne Reeves, Sergio Cammariere e Stefano Di Battista. Sotto l’articolo.
Martedì 20 marzo 2007, da “Il Messaggero”
Mario Biondi in testa, il festival paga
ROMA – Mario Biondi, il soulman di Catania, è inaspettatamente la sorpresa discografica di questi tempi. Non solo perché è bravo, perché ha fatto un bel disco, divertente e ben suonato (non è cosa di tutti i giorni), ma soprattutto perché si è fatto largo solo con il suo talento. Senza grandi spinte, senza major alle spalle, suonando nei locali di jazz, battendo porta a porta il pubblico. Il suo primo posto in hit parade, riconquistato questa settimana davanti a Elisa e a Tiziano Ferro, è la conferma di un gradimento sicuro e con un’unica promozione a vasto raggio: la presenza a Sanremo ospite di Amalia Grè. Ma è anche la testimonianza di un inedito apprezzamento dei croner di casa, visto che proprio in questi giorni viene segnalato il successo di Matteo Brancaleoni che su un’etichetta indipendente come Philology ha inciso un album Just smile (in cui è accompagnato dal pianista Renato Sellani): album che sul portale di itunes può vantare di essere più richiesto di Frank Sinatra nell’interpretazione di un cavallo di battaglia di the Voice come Fly me to the moon.
Il caso Biondi spiega che il Festival ha pagato, dunque. Come ha pagato per Paolo Meneguzzi, il più gradito al box office discografico fra i reduci dell’Ariston. Il suo album, Musica, appena uscito si è piazzato all’ottavo posto, davanti agli Stadio, a Cristicchi (dodicesimo) e Silvestri (tredicesimo), ma La paranza di Daniele è il pezzo più scaricato su internet.
Nella settimana, con le uniche novità fresche rappresentate dall’arrivo dei Simply red in quinta posizione con Stay, di Joss Stone al settimo con Introducin fra gli album e il primo posto di Jennifer Lopez con il singolo Que hiciste (davanti al trio sanremese Meneguzzi, Cristicchi, Silvestri), è comunque da segnalare l’effetto Oscar attorno al nome di Ennio Morricone: il tributo We all love Morricone è sesto, ma in classifica ci sono altri tre cd: la Platinum collection al trentesimo, una Super gold edition al trentatreesimo e The soundtracks al novantaduesimo.
Marco Molendini
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